Nel 1981, LEGO® lanciava uno dei suoi veicoli spaziali più piccoli e iconici: il LEGO® 6801 Moon Buggy. In un’epoca in cui l’esplorazione spaziale era ancora fortemente legata alla fantascienza e all’immaginazione, questo piccolo rover diventava un compagno d’avventura per i giovani costruttori, alimentando sogni di missioni lunari e stazioni spaziali futuristiche.
Oggi, oltre quarant’anni dopo, torniamo a guardare da vicino questo piccolo gioiello della Classic Space, con un occhio nostalgico e qualche curiosità che forse non conoscevate.
Un piccolo set, un grande viaggio
Il LEGO® 6801 Moon Buggy era una delle proposte più economiche della linea Classic Space, con soli 21 pezzi. Ma non fatevi ingannare dalle dimensioni: questo set era ricco di dettagli e aveva tutto il necessario per stimolare la fantasia.
Cosa includeva il set?
• Un rover spaziale minimalista, con un design compatto e funzionale.
• Una minifigure Classic Space con tuta bianca e casco coordinato.
• Accessori essenziali: una radio walkie-talkie e uno strumento multifunzione, utilizzabile come scanner, megafono o sonda.
Il Moon Buggy poteva essere immaginato sia come un esploratore di superficie sia come un piccolo shuttle per trasportare il pilota tra una base spaziale e un’astronave in orbita.
Un design iconico
Nonostante la semplicità, il LEGO® 6801 Moon Buggy è un esempio perfetto di funzionalità ed estetica minimalista. Il design presentava alcuni elementi chiave tipici della Classic Space:
✅ Ruote larghe e ben distanziate, per affrontare il terreno lunare.
✅ Thruster laterali, che permettevano di immaginare il buggy come un veicolo anche capace di sollevarsi da terra.
✅ Un piccolo computer di bordo, posizionato dietro al pilota, con una stampa esclusiva.
✅ La mitica minifigure Classic Space bianca, sempre sorridente, anche dopo innumerevoli missioni spaziali.
L’elemento stampato del pannello di controllo è uno di quei dettagli che oggi rendono questo set ancora più apprezzato dai collezionisti. Trovare una copia in buone condizioni, senza graffi o loghi consumati, è ormai un’impresa.
I micro set Classic Space, come il LEGO® 6801 Moon Buggy, erano progettati per completare e arricchire i set più grandi della linea Classic Space. Questi piccoli modelli fungevano da veicoli di supporto, moduli aggiuntivi o unità esplorative, aggiungendo ulteriore profondità e giocabilità alle costruzioni principali.
Perché questi set erano un complemento?
🔹 Espandibilità – Erano pensati per integrarsi con basi lunari, astronavi e stazioni spaziali più grandi, creando un ecosistema LEGO® spaziale più vasto.
🔹 Accessibilità – Con un prezzo contenuto, permettevano ai bambini di ampliare la propria collezione Classic Space senza dover acquistare set costosi.
🔹 Giocabilità modulare – I piccoli rover, navicelle e moduli di comunicazione erano perfetti per simulare missioni esplorative e supportare le avventure di set più imponenti come LEGO® 6970 Beta I Command Base o LEGO® 6980 Galaxy Commander.
🔹 Complemento alle minifigure – Permettevano di avere più astronauti Classic Space in azione, ciascuno con un proprio veicolo o strumento.
Questa filosofia di micro-set complementari è stata utilizzata da LEGO® anche in altre linee, come LEGO® Castle e LEGO® Pirates, dove piccoli set con carri, catapulte o barchette aggiungevano profondità alle costruzioni principali.
Curiosità e aneddoti
🔵 Multi Pack – Il Moon Buggy veniva venduto singolarmente, ma faceva anche parte di un triple pack che includeva tre piccoli set Classic Space. Le confezioni di questi pacchetti erano realizzate in formato multipack blister, una soluzione insolita per l’epoca.
🔵 Una minifigure sopravvissuta a mille avventure – Il sorriso dell’astronauta Classic Space è rimasto invariato per decenni, ma spesso i loghi stampati sul torso si consumavano velocemente con il tempo.
🔵 Modelli alternativi – Sul retro della scatola venivano suggerite costruzioni alternative, come una piccola base di comunicazione con antenne orientabili. Un’idea che aggiungeva ancora più valore a quei pochi pezzi.
Quanto costava all’epoca?
Non disponiamo di informazioni certe sul prezzo di lancio del LEGO® 6801 Moon Buggy in Italia nel 1981, ma facendo alcune indagini sul web è possibile stimare che il costo fosse compreso tra 2.000 e 3.000 lire. Questa ipotesi si basa sul confronto con altri set di dimensioni e fascia di prezzo simili, oltre che sulle politiche di mercato adottate da LEGO® in Europa in quegli anni.
Il valore oggi: quanto vale il Moon Buggy?
Il valore collezionistico del LEGO® 6801 Moon Buggy varia notevolmente in base a condizioni e completezza. Negli ultimi sei mesi, un esemplare nuovo sigillato è stato venduto a circa 135-140€, mentre le copie usate hanno registrato prezzi compresi tra 0,70€ e 12€, con una media di 6€.
Attualmente, le offerte sul mercato secondario mostrano set nuovi disponibili tra 95€ e 205€, mentre le versioni usate spaziano tra 3,50€ e 77€, con una media di 12,50€.
La grande differenza di prezzo dipende dallo stato di conservazione, dalla presenza della scatola originale e delle istruzioni, nonché dall’usura della minifigure Classic Space inclusa. Un set completo e ben tenuto è molto più ricercato dai collezionisti e può raggiungere cifre considerevoli rispetto a una copia incompleta o con segni di usura.
Perché questo set è ancora amato?
✔ Perfetto esempio della filosofia Classic Space – Linee semplici, grande giocabilità.
✔ Economico, ma ricco di dettagli – Uno dei set entry-level più apprezzati dagli appassionati LEGO®.
✔ Versatilità senza tempo – Ancora oggi può essere facilmente integrato in diorami spaziali più grandi.
✔ Un’icona degli anni ‘80 – Un pezzo che racchiude lo spirito dell’esplorazione spaziale LEGO®.
Il LEGO® 6801 Moon Buggy è la dimostrazione che un set non ha bisogno di centinaia di pezzi per essere memorabile. La sua semplicità, il suo design e la sua versatilità lo rendono ancora oggi un pezzo di storia per ogni collezionista Classic Space.
Se siete fan della vecchia scuola LEGO® e amate la nostalgia degli anni ’80, questo piccolo rover è un must-have!
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(Fonte immagini dei box: Bricklink)
